È normale che la tua personalità e la tua esperienza influiscano sul tuo stile di leadership. Anche se non esiste un solo modo giusto di dirigere, identificare il tuo stile di leadership può aiutarti a far crescere le tue capacità e a supportare il tuo team. In questo articolo descriviamo 11 diversi tipi di leadership, insieme ai loro pro e contro a seconda delle situazioni.
Cos'hanno in comune Sheryl Sandberg, COO di Facebook, e Marvin Ellison, CEO di Lowe's? Entrambi sono leader eccezionali. Una sta cambiando il panorama dell'industria tecnologica, mentre l'altro affronta ogni giorno le sfide del commercio al dettaglio. Entrambi hanno idee che guardano al futuro, hanno una visione del proprio lavoro e sono abbastanza convincenti da catturare l'attenzione del pubblico.
Non esiste un unico stile di leadership che funzioni per tutte le persone. Ogni leader ha una personalità e un bagaglio di esperienze che influenzano il suo stile di leadership, che può cambiare nel tempo. È possibile che oggi tu sia un leader differente da quello che sarai in futuro.
Per farti meglio comprendere il tuo attuale stile di leadership e come puoi sfruttarlo per motivare il tuo team ad avere un impatto, abbiamo analizzato gli undici stili e teorie di leadership più comuni.
I leader autoritari, chiamati anche autocratici, hanno chiaramente il comando e il controllo sui propri colleghi. Le decisioni vengono prese in maniera centralizzata, ovvero una sola persona prende le decisioni importanti. Un leader autoritario ha una visione chiara del quadro generale, ma coinvolge il resto del team solo per alcune attività o solo quando necessario.
Un leader autoritario elogerà o criticherà in maniera personale, ma si distanzierà chiaramente dal gruppo. Anche se si suppone che un leader autoritario sia una persona sgradevole, non è solitamente vero. Raramente diventa ostile ed è generalmente amichevole o, a volte, impersonale.
Il mio apprendimento ha la priorità su quello del team.
Quando ci sono divergenze all'interno dell'azienda, il mio punto di vista è solitamente quello giusto.
Se ci sono troppe persone che vogliono dire la loro, non possiamo portare a termine il lavoro.
Ignoro le persone che hanno opinioni contrarie alle mie quando si tratta di progetti che gestisco personalmente.
I leader autoritari hanno la capacità di portare a termine progetti in tempi ristretti.
Questo stile è utile quando servono azioni decise.
La leadership autocratica ha successo quando il leader è il membro più informato del gruppo.
Non promuove la creatività.
I leader possono essere visti negativamente e come prepotenti o dominanti.
Fanno fatica a provare un altro stile di leadership e sono solitamente inflessibili.
I leader partecipativi o democratici accolgono le opinioni di tutti e incoraggiano la collaborazione. Anche se hanno l'ultima parola, distribuiscono la responsabilità decisionale a tutti.
I leader partecipativi fanno parte del team. Investono tempo ed energie nella crescita dei colleghi perché sanno che questo li aiuterà a raggiungere l'obiettivo finale. Se primeggi in ambienti collaborativi, potrebbe essere il tuo stile di leadership.
Se do la priorità agli apprendimenti del gruppo, questi porteranno vantaggi al mio ruolo.
Quando ci sono divergenze all'interno dell'azienda, dovremmo ascoltare le opinioni di tutti e arrivare a una soluzione.
Più persone lavorano a un progetto, migliore sarà il risultato finale.
Accetto le persone che hanno opinioni diverse dalla mia perché renderanno migliore il prodotto finale.
È lo stile di leadership più efficace, secondo lo studio di Lewin.
La leadership partecipativa porta a contributi di qualità maggiore.
I membri del gruppo sono più creativi e si sentono più coinvolti.
Tutti capiscono il quadro generale e sono motivati a raggiungere il risultato finale.
I team con leader partecipativi non hanno lo stesso livello di produttività dei team con leader autoritari.
Tutti i membri del team devono essere convinti, altrimenti mancherà la collaborazione.
Il terzo stile studiato da Lewin è la leadership delegativa o laissez-faire. I leader delegativi danno poche indicazioni al gruppo e libertà totale nel processo decisionale.
I leader delegativi si distanziano dal gruppo e decidono di non partecipare o di non interrompere l'avanzamento di un progetto. I loro commenti sono poco frequenti e i membri del gruppo potrebbero addirittura essersi scordati le fattezze del leader quando arrivano al termine del progetto.
Il gruppo può decidere cosa funziona meglio, ma mi aspetto un prodotto finale eccellente.
Quando ci sono divergenze all'interno dell'azienda, altri possono prendere decisioni senza il mio contributo.
Distribuirò risorse al mio team. A quel punto, voglio membri intraprendenti che capiscano da soli come procedere.
Chi ha opinioni diverse può provare i propri metodi a livello individuale.
La leadership delegativa può avere vantaggi se tutti i membri del gruppo sono esperti qualificati.
Le persone a cui piace lavorare in autonomia saranno molto soddisfatte da questa leadership.
Un obiettivo può essere raggiunto quando sia il leader che il team lavorano nella stessa direzione. Un software per il monitoraggio degli obiettivi può essere usato per monitorare i progressi.
I team con leadership laissez-faire sono quelli meno produttivi, secondo lo studio di Lewin.
Con un leader delegativo, i ruoli e le responsabilità sono poco chiari.
Questo stile può portare i membri del team ad accusarsi l'un l'altro e a non assumersi responsabilità.
Ora che conosci i tre stili di leadership di Lewin, possiamo seguire un approccio differente e analizzare la teoria della leadership emotiva. Questo approccio ti aiuterà a utilizzare la tua intelligenza emotiva per capire chi ti trovi davanti e adottare lo stile corretto.
La leadership visionaria è paragonabile a quella autoritaria di Lewin. I leader visionari hanno una visione chiara e a lungo termine e sono in grado di ispirare e motivare le altre persone.
Questo tipo di leadership è adatto quando ci sono grandi cambiamenti all'interno dell'azienda o quando è necessario avere una direzione chiara. In questo caso, le persone cercano una persona affidabile da seguire nell'ignoto.
È meno efficace quando altri membri del team sono esperti che hanno idee e opinioni diverse rispetto al leader, poiché non seguiranno ciecamente un leader con cui hanno divergenze di pensiero.
Leggi: Come sviluppare le competenze professionali (e diventare un leader migliore)I membri dell'organizzazione si sentono ispirati e comprendono il proprio ruolo.
I problemi temporanei non scoraggiano il leader perché ha sempre in mente l'obiettivo finale.
I leader visionari sono in grado di creare piani di emergenza per affrontare ostacoli causati da fattori esterni, ad esempio eventi politici o internazionali.
Manca una visione a breve termine da parte dei team.
La vision può andare persa se è troppo legata alla personalità del leader.
I leader visionari potrebbero rifiutare le idee di altri membri del gruppo.
Un leader coach è in grado di identificare i punti di forza e di debolezza degli altri membri del team e aiutarli a migliorare, oltre a collegare queste capacità agli obiettivi aziendali.
La leadership da coach funziona quando il leader è creativo, disposto a collaborare e in grado di fornire feedback concreto. È inoltre importante che il leader coach sappia quando fare un passo indietro e lasciare che la persona lavori in autonomia.
Se ti è mai capitato di avere un cattivo coach, sai che questo stile di leadership non è per tutti. Quando esercitata male, la leadership da coach può essere vista come micromanaging.
La leadership da coach può creare un ambiente motivante, apprezzato dai membri che ne fanno parte.
Aspettative chiare che consentono ai membri del team di sviluppare le proprie capacità.
Questo stile di leadership dà alle aziende un vantaggio competitivo, poiché porta ad avere individui qualificati che sono produttivi e disposti ad aiutare a migliorare altre persone.
La leadership da coach richiede tempo e pazienza.
Funziona solo se gli altri sono disposti ad accettare questo tipo di leadership.
I leader coach si affidano eccessivamente alle relazioni, che possono risultare difficili se manca affiatamento all'interno del team.
La leadership affiliativa si basa sulle relazioni: l'intenzione è creare armonia. Il leader carismatico si impegna per costruire e sviluppare relazioni all'interno del luogo di lavoro, che porteranno a un ambiente più positivo e collaborativo.
Un leadership affiliativo è utile durante la creazione di un nuovo team o un momento di crisi, situazioni in cui serve fiducia. Questo stile di leadership può essere dannoso quando un leader si concentra troppo sull'essere un amico e non si preoccupa della produttività e degli obiettivi aziendali.
Tiene alto il morale del team grazie a feedback costruttivi e positivi.
I conflitti interpersonali vengono fermati rapidamente.
I membri del team si sentono importanti e meno stressati.
La leadership affiliativa crea team affiatati e motivati ad aiutarsi l'un l'altro.
Le prestazioni di alcuni membri del team potrebbero calare senza che nessuno se ne accorga. Una mancanza di chiarezza nei ruoli può portare a pigrizia sociale.
I leader affiliativi preferiscono non dare feedback negativi che non aiutano la crescita delle persone.
Gli obiettivi dell'organizzazione vengono spesso dimenticati.
I membri del team diventano emotivamente dipendenti dal leader. Se il leader cambiasse team o se ne andasse, il resto del team si sentirebbe perso.
La leadership democratica si fonda sullo stesso concetto della leadership partecipativa di Lewin. Tutti i membri del team sono incoraggiati a partecipare e a condividere le proprie idee. Di conseguenza il team si sente incoraggiato anche se è il leader ad avere l'ultima parola su tutto.
La leadership democratica funziona molto bene nei team composti da persone altamente qualificate che possono dare contributi fruttuosi. Funziona meno con i team composti da membri junior che non hanno molta esperienza o conoscenza dell'argomento. Non andrebbe usata in situazioni che richiedono azioni immediate.
La collaborazione porta creatività e innovazione.
Alti livelli di partecipazione e fiducia dei dipendenti.
Gli obiettivi comuni favoriscono la responsabilizzazione e aumentano la produttività.
Serve tempo per collaborare.
I membri del team possono perdere fiducia se il leader prende una decisione senza consultarli.
La leadership democratica non funziona se i membri del team non sono esperti.
Un leader battistrada fungerà da esempio di alta produttività, prestazioni e qualità. I membri del team devono seguire i suoi passi e, se non riescono a tenere il passo, il leader battistrada completerà l'attività al posto loro.
La leadership battistrada funziona quando il leader stabilisce requisiti chiari e motiva i membri del team a rispettare le scadenze. Non funziona se i membri del team perdono fiducia nel leader e iniziano a diventare stressati, oberati di lavoro o se perdono la motivazione.
I leader battistrada sono in grado di raggiungere gli obiettivi aziendali entro la scadenza.
I team possono essere sfruttati nella loro interezza.
I resoconti sullo stato di avanzamento consentono di identificare rapidamente i problemi.
La leadership battistrada può portare ad avere membri del team stressati, privi di motivazione e dal morale basso.
I membri del team possono perdere fiducia se il leader osserva e corregge ogni loro mossa.
Concentrarsi su risultati e scadenze può portare a un calo della creatività.
Viene dato un feedback limitato.
La leadership esigente è paragonabile alla leadership direttiva o coercitiva. In questo stile, il leader ha obiettivi chiari che comunica al team e si aspetta che le altre persone lo seguano. Mettono in atto procedure e disposizioni per dare struttura.
La leadership esigente viene solitamente utilizzata quando agli altri membri del team mancano le capacità o l'esperienza. In questa situazione, i membri hanno bisogno di un approccio strutturato per sapere in che modo completare le proprie attività. È utile inoltre in situazioni di emergenza dove non c'è tempo per discutere. Questo stile di leadership andrebbe utilizzato in combinazione con gli altri, se usato affatto.
Aspettative chiare che possono migliorare le prestazioni lavorative.
Utile in tempi di crisi in cui le decisioni vanno prese in fretta.
La leadership esigente può essere utile per gruppi di lavoratori con poche abilità o poca esperienza.
I leader esigenti possono identificare rapidamente quali membri del team stanno rimanendo indietro.
Se il leader non è la persona più esperta del gruppo, questo stile non funziona.
Mancanza di collaborazione, che reprime la creatività.
Il morale del team può calare e i dipendenti non si sentono molto coinvolti.
C'è un'elevata dipendenza dal leader, il che causa un collo di bottiglia.
Un leader esigente può trasformarsi facilmente in un leader autocratico.
La teoria della leadership emotiva può essere applicata facilmente al lavoro quotidiano. Prima di tutto, identifica il tipo di team con cui lavori, poi considera quale degli stili di leadership è il più adatto per le attività. A questo punto, scegli lo stile di leadership emotiva più adatto agli scenari che si presentano. Con un po' di pratica, questa teoria potrebbe trasformare il tuo approccio alla leadership.
Leggi: Come gestire efficacemente il carico di lavoro del tuo teamOltre alla teoria della leadership di Lewin e quella della leadership emotiva, esistono altri due stili di leadership: quello trasformazionale e quello transazionale.
Entrambi gli stili sono stati documentati da Bernard M. Bass, uno psicologo americano specializzato in comportamento e leadership organizzativi. Anche se non sapevi si chiamassero in questo modo, probabilmente li hai visti applicati sul luogo di lavoro.
La teoria più conosciuta di Bernard M. Bass è la leadership trasformazionale, conosciuta anche come teoria delle quattro I. È una teoria che si basa sul concetto presentato da James MacGregor Burns nel 1978, in cui spiega che "leader e seguaci si aiutano l'un l'altro per raggiungere un livello più alto di morale e motivazione".
In questo stile di leadership, i leader trasformativi si guadagnano in maniera efficace la fiducia e il rispetto delle altre persone che vogliono seguirli. Le quattro I della leadership trasformazionale sono: considerazione individualizzata, stimolazione intellettuale, motivazione ispirazionale e influenza idealizzata. Le quattro I vengono usate per misurare quanto un leader è trasformazionale.
I leader trasformazionali utilizzano tecniche di coaching e di motivazione per incoraggiare il team.
I membri del team vengono visti come individui unici, in modo da poter usare efficacemente tutte le loro abilità.
I team sono uniti in una causa comune che porta alla crescita aziendale.
Gli individui hanno libertà.
Le attività più piccole vengono facilmente dimenticate, rendendo difficile la realizzazione della vision.
Il coinvolgimento costante di un leader può portare pressione e causare burnout.
Gli obiettivi del leader devono essere allineati a quelli dell'azienda, altrimenti la situazione può diventare rischiosa.
Tutti i membri del team devono rispettare il leader ed essere d'accordo col suo approccio.
La leadership transazionale è stata concettualizzata per la prima volta dal sociologo Max Weber. Bernard M. Bass l'ha poi sviluppata come opposto della leadership trasformazionale.
La leadership transazionale utilizza un sistema di ricompense e punizioni per motivare i membri del team. Questo tipo di leader crede che una chiara catena di comando porterà a prestazioni migliori. I membri del team devono seguire le istruzioni e vengono tenuti attentamente sotto controllo dal leader.
La leadership transazionale è utile nelle situazioni che hanno un problema chiaro.
Questo stile di leadership può essere utile in una crisi, dato che ogni persona ha un ruolo ben definito.
I membri del gruppo sanno che cosa ci si aspetta da loro.
Lo stile di leadership transazionale reprime la creatività dei membri del team.
I leader transazionali non prendono in considerazione i bisogni emotivi dei membri del team.
Questo tipo di leader non premia l'iniziativa individuale.
Questo ruolo di leadership non porta a un successo a lungo termine, dato che si concentra sugli obiettivi a breve termine.
Le parole leadership e management sono spesso usate in modo intercambiabile, anche se hanno due significati diversi.
Un leader usa la propria visione per far avanzare un'azienda e allo stesso tempo ispirare il team. Ha inoltre un'influenza sociale positiva ed è in grado di usarla a favore dell'organizzazione. Dall'altra parte, i manager hanno un ruolo operativo e tengono sotto controllo i progetti usando uno specifico stile di gestione.
Non devi essere manager per essere leader. L'essere leader non dipende dal ruolo che hai in azienda e non è riservato solo agli alti dirigenti. Se stai lavorando per migliorare come leader nel tuo ruolo, è importante capire i pro e i contro del tuo stile di leadership e scoprire quali altri tipi di leadership puoi puntare a impersonare.
Successivamente analizzeremo in maniera approfondita i vari stili e teorie di leadership per aiutarti a capire il tuo stile. Potresti anche adottare nuove strategie lungo la strada.
Leggi: Leadership e management a confronto, qual è la differenza?Come puoi vedere, esistono diverse teorie e punti di vista sulla leadership.
La teoria di Lewin propone tre gruppi di leader, il più efficace dei quali è quello partecipativo. La teoria della leadership emotiva propone sei stili che un leader capace applicherà in momenti diversi, in base alla situazione. Bass propone invece due stili opposti (trasformazionale e transazionale), uno che motiva i colleghi incoraggiandoli e uno che li motiva con premi e punizioni.
Non esiste uno stile di leadership corretto in assoluto, ma è possibile che uno ti attiri più di un altro. In quale stile ti immedesimi di più? Qual è il tuo stile predefinito? Comprendine i pro e i contro in modo da diventare un leader che incoraggia il proprio team a crescere. Se hai difficoltà a guidare il tuo team in maniera cosciente utilizzando il metodo attuale, prendi in considerazione un nuovo approccio.
Leggi: Trentanove frasi sul lavoro per motivare il tuo teamLo stile di leadership è il modo in cui metti in campo le tue abilità di leader. Sappiamo già che un leader ha molti punti di forza. Passa le giornate gestendo varie responsabilità, ad esempio motivando gli altri, pensando in maniera creativa per risolvere problemi e assumendosi rischi. Ogni leader è diverso dall'altro e potrebbe affrontare le stesse attività con un approccio totalmente differente.
I leader hanno il compito di assicurare che i team raggiungano gli obiettivi dell'organizzazione. Un software di gestione del lavoro ti aiuterà a mantenere il tuo team in perfetta sintonia, indipendentemente dal modo in cui lo gestirai.
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